MICHELE MACCAGNO

Dopo una laurea in Architettura conseguita al Politecnico di Milano, si diploma come attore alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano. Negli anni si perfeziona e lavora con Danio Manfredini, Marco Baliani, Giampiero Solari, Massimo Navone e Luca Ronconi. Con quest’ultimo cresce al Piccolo Teatro di Milano, interpretando ruoli di spicco nei lavori del maestro:
nel 2006 è Jaques Riviere in La mente sola di Emanuele Trevi al fianco di Vinicio Marchioni; nel 2007 interpreta Aristotele e il Presentatore in Farhenheit 451 di Ray Bradbury; nella stagione 2007/2008 è Tiresia ne “L’antro delle ninfe” di Porfirio e Laerte in “Itaca” di Botho Strauss; nel 2008 prende parte alla realizzazione di Lezioni da Henrik Ibsen presentato al Festival di Spoleto, ed è Paulus Snyder in “Santa Giovanna dei Macelli” di Bertolt Brecht. Antonio Tarantino scrive appositamente per lui il testo “Gramsci a Turi”, dove interpreta la parte del protagonista sotto la regia di Daniele Salvo. Lavora con registi di spicco della scena nazionale e internazionale: da Carmelo Rifici nelle “Tre Sorelle” di A. Cechov, nella “Tardi Ravveduta” di Giacosa e nei “Pretendenti” di G. Lagarce, a Claudio Longhi in “Cos’è l’Amore” al fianco di Franco Branciaroli, e nella “Peste” di Camus al fianco di Massimo Popolizio, a Bruno Fornasari in “Love and Money” di D. Kelly, nel “Suggeritore” di B. Fornasari, in “” di Roland Schimmelpfennig, a Piotr Fomenko nel “Convitato di Pietra” di Puskin.
Sotto la guida di Gigi Dall’Aglio interpreta il celebre monologo “sdisOrè” di G. Testori, ottenendo candidature a vari premi nazionali.
Col Teatro Stabile del Veneto prende parte a diversi spettacoli di successo: “L’Ispettore Generale” diretto da Damiano Michieletto e i “Rusteghi” diretto da Giuseppe Emiliani.
Il pluripremiato regista catalano Alex Rìgola lo sceglie per il ruolo di Cassio nel riallestimento del celebre “Giulio Cesare” al fianco di Michele Riondino.
Successivamente Federico Tiezzi lo sceglie per lo spettacolo campione di incassi del Piccolo Teatro “Freud o L’interpretazione dei sogni” di Massini per il ruolo di Solomon al fianco di Fabrizio Gifuni. Giampiero Borgia lo ingaggia per l’interpretazione del monologo “Eracle Odiatore” di F. Sinisi, che debutta al Festival di Castrovillari e in prima Nazionale al Festival di Asti 2018.
Sempre Alex Rigola lo dirige nel famoso “Zio Vanja”b di A. Cechov nel ruolo del protagonista Zio Vanja nel 2019 e sempre nello stesso anno è Fausto Coppi ne ”L’affollata solitudine del campione” di G.L. Favetto per il Teatro Stabile di Torino.
Prende parte a diverse serie televisive nella fascia di prima serata per la Rai e per Mediaset: Non uccidere, Rex V, La certosa di Parma, A un passo dal cielo, Cinderella, Ho sposato uno sbirro 2 e Giustizia per Tutti al fianco di Raoul Bova.
Per il cinema lavora con Peter Greenaway in “Ripopolare la Reggia” e con Fabio Resinaro in “Con le mie Mani” al fianco di Laura chiatti e Francesco Montanari.
Vince il famoso premio Nazionale Franco Enriquez 2017 come migliore attore ed è candidato al premio Ubu.

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